ora che il corso di dottorato "Epistemologia della macchina" è terminato mi permetto di comunicarti la mia grande soddisfazione nell'avere avuto 77 iscritti e un'ottima partecipazione alle lezioni. Mentre da parte mia ho messo a punto il blog http://epistemologiadellamacchina.blogspot.it i miei studenti hanno contribuito con i loro approfondimenti personali che, seguendo le mie indicazioni, hanno prodotto una serie di blog tutti visitabili dall'elenco in http://epistemologiadellamacchina.blogspot.it/2016/02/i-dottorandi-del-corso.html. La soddisfazione maggiore mi proviene dall'entusiasmo che i dottorandi mi hanno dimostrato. Ora mi chiedo se sia proprio giusto che le "scienze dell'uomo" di cui c'è così fame nei giovani future promesse del mondo della ricerca e dell'università siano oggetto di nessuna considerazione da parte della governance di questo Ateneo e in primis da parte del Rettore che mi legge in copia. Non mi faccio grandi illusioni ma spezzare ancora una lancia da parte mia mi sembra doveroso.
Ti saluto e ti ringrazio dell'attenzione. Vittorio
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1 commento:
Caro Vittorio,
Ti ringrazio molto dell'informazione che hai voluto condividere e mi fa molto piacere constatare il successo del corso da te proposto.
Io sono convinto che dobbiamo offrire una preparazione "rotonda" ai nostri dottorandi; specialmente a loro che sono destinati a carriere di rilievo, durante le quali saranno chiamati a prendere delle decisioni che spesso oltrepassano la sfera tecnica. Per questo motivo, ormai da due anni, abbiamo attivato un progetto di formazione non solo tecnica, ma anche rivolta ad aspetti relazionali, di valorizzazione personale e -non ultimo- di etica e abbiamo introdotto un requisito di accedere a questa formazione durante il triennio di dottorato.
Il corso che tu hai offerto quest'anno si inserisce perfettamente in questo schema e ci aiuta a completare il nostro progetto, pertanto spero che tu sia disponibile ancora in futuro.
Ti ringrazio molto per l'impegno e di saluto molto caramente,
Flavio
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