Ecco una sintesi (provocatoria) dei titoli emersi dalla discussione con gli studenti del Corso di dottorato. Naturalmente non esiste vincolo per il titolo definitivo del contributo che sarà consolidato nella prossima lezione di mercoledì 9 marzo.
Lo spirito della motocicletta
La strada come macchina "da camminare"
Fenomenologia ludica della motocicletta
La zanzara come pompa aspirante
Il sogno della macchina perfetta
Una macchina di ghiaccio
La stupidità artificiale
Il respiro di un edificio
La città come macchina idraulica
Il cervello come macchina generatrice di numeri casuali
Elettrodomestici per una cucina a zero-g
Il sesso degli orologi
Machina memento mori
L'abilità di una macchina disabile
Una bicicletta quantistica
Uno studio di genere sulla macchima
Il carapace della "macchina industria"
Una macchina di legno
La seduzione della macchina
"Verde Reseda": introduzione alla fenomenologia cromatica della macchina
Horror machinarum
Anatomia di una macchina
PS si invita a proporre nuovi titoli nel commento a questo post.
2 commenti:
Autobiografia di una macchina moderna.
La macchina racconta la sua evoluzione nel tempo e tra le generazioni. Vedi come esempio il cellulare, che nella sua infanzia era usato come strumento per telefonare e crescendo ha acquisito tantissime altre funzioni, rendendo sempre più marginale il suo vero scopo
Il signore delle macchine.
Un po' provocatoriamente quando l'artificio diventa fonte di culto, di superstizione fondata dall'incapacità di leggere la sua operatività e subiamo. Per questo ricordando la testa di maiale sul pale che diventa un Dio, immoliamo lì la macchina, organizzatrice di vite del nostro tempo e tangibile oggetto che produce azioni, non soggetto metafisico fuori da noi.
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