martedì 21 aprile 2020

Norme per la preparazione degli elaborati

I testi DEVONO essere scritti e consegnati in Word (NON in pdf).

Le illustrazioni (indicando la loro inserzione nel testo, appresso la didascalia) devono essere inviate con file a parte in formato TIFF o JPG a 300 dpi.

Non inserire note; se sono necessari alcuni riferimenti bibliografici essi dovranno essere riportati alla fine del testo con le notazioni standard seguenti:

a. LIBRI e MONOGRAFIE: Cognome nome puntato, titolo, città: casa editrice, anno. 

b. CAPITOLI DI LIBRI: Cognome nome puntato, titolo capitolo, in Autore del libro nome puntato, Titolo libro, città: casa editrice, anno, pp. xx-xx.

c. ARTICOLI DI RIVISTE: Cognome nome puntato, titolo articolo, in ”nome rivista", n. xx, anno, pp. xx-xx.

I rinvii all'interno del testo, solo se strettamente necessari, saranno riportati “all'americana” ossia inserendo (tra parentesi) il Cognome dell’autore e l’Anno di pubblicazione.

USO DELLA PUNTEGGIATURA NEI DIALOGHI:

La punteggiatura va posta al di fuori delle virgolette alte che delimitano il dialogo:
– Caso 1 > Luca disse: “Ciao”.
– Caso 2 > “Ciao”, disse Luca.
– Caso 3 > “Ciao”, disse Luca, “sono contento di vederti”.
– Caso 4 > “Ciao”, disse Luca. “Sono contento di vederti”.
Quando la frase non ha elementi esterni al dialogo fa eccezione:
– Caso 1 > “Ciao, sono contento di vederti.”
– Caso 2 > Luca incontrò Marco. “Ciao, sono contento di vederti.” Dicendolo, lo salutò.
N.B. Il dialogo va introdotto dai due punti e chiuso con un punto (fermo, interrogativo o esclamativo).

sabato 18 aprile 2020

Incontro finale

Il giorno martedì 21 aprile prossimo, a partire dalle 14:30 incontrerò via Skype tutti i dottorandi che hanno seguito il corso di Epistemologia della Macchina e che stanno preparando il loro elaborato finale nell'ambito dei due progetti: "Utopia della Macchina" e/o "Virus ex Machina". In tale occasione spero di poter stabilire un dialogo con tutti al fine di definire gli ultimi passaggi da eseguire.

martedì 7 aprile 2020

Messaggio di servizio

Carissimi dottorandi, spero che tutti stiate in buona salute, ancorché a casa vostra. Molti di voi stanno scrivendo il testo meta-scientifico sull'Utopia della Macchina e/o il paper sul Virus ex Machina; da parte di altri non ho ancora ricevuto nulla. Non esitate a scrivermi o a contattarmi in altro modo. Presto riceverete un invito per un incontro su Skype e a tale proposito preparerò un doodle. In ogni caso, se non ci sentiamo prima, Buona Pasqua.

lunedì 6 aprile 2020

La Casa di Salomone

Nel 1624 Francesco Bacone scrisse il suo racconto utopico La Nuova Atlantide, che sarà pubblicato postumo nel 1627, un anno dopo la sua morte. In questo lungo racconto si narra della Casa di Salomone, un luogo magico dove la scienza e la tecnologia trionfano per il progresso della conoscenza.

La Casa di Salomone

« Dovete sapere, miei cari amici, che tra le opere eccellenti di quel sovrano una sopra tutte ha la preminenza. Questa fu la creazione e l'istituzione di un ordine, o società, che chiamiamo Casa di Salomone, che noi crediamo sia la fondazione più nobile che mai sia stata sulla terra e il faro di questo regno. Essa è destinata allo studio delle opere e delle creature di Dio. [...]
« II fine della nostra fondazione è la conoscenza delle cause e dei segreti moti delle cose, e l'ampliamento dei confini dell'impero umano per l'effettuazione di tutte le cose possibili. [...]

The New Atlantis, a Place Were Science and Nature merged for the ...

« I mezzi e gli strumenti sono questi. Abbiamo ampi e profondi pozzi di varia profondità: i più profondi si spingono fino a 3600 piedi, e alcuni di essi sono scavati e costruiti sotto grandi colline e montagne; cosicché, se si calcola insieme la profondità della collina e la profondità del pozzo, alcuni di essi sono profondi più di tre miglia; ci risulta infatti che la profondità di una collina e la profondità di un pozzo, rispetto alla pianura, sono la stessa cosa; entrambi sono ugualmente lontani dai raggi del sole e del cielo e dall'aria aperta. Questi pozzi noi li chiamiamo la regione inferiore, e ce ne serviamo per ogni sorta di coagulazioni, di solidificazioni, di refrigerazioni e di conservazioni dei corpi. Li usiamo anche come imitazioni delle miniere naturali e per la produzione di nuovi metalli artificiali per mezzo di composti e di sostanze che usiamo e che collochiamo colà per molti anni. Ce ne serviamo anche talvolta (il che può sembrare strano) per la cura di certe malattie e per prolungare la vita di alcuni eremiti che preferiscono vivere laggiù, ben provvisti di tutte le cose necessarie, e che per la verità vivono molto a lungo; da essi poi impariamo molte cose.  
« Abbiamo depositi sotterranei in terreni vari, nei quali poniamo cementi diversi come fanno i Cinesi per la loro porcellana. Ma noi ne abbiamo una varietà maggiore, e alcune specie sono più belle. Abbiamo anche una grande varietà di concimi e di fertilizzanti per rendere la terra più fruttifera.  
« Abbiamo alte torri, le più alte di circa mezzo miglio d'altezza, e alcune anche poste in cima ad alte montagne, cosicché l'altezza della collina con la torre è, in quelle più elevate, di almeno tre miglia. E questi luoghi noi chiamiamo la regione alta, considerando lo spazio tra i luoghi alti e quelli bassi come una regione media. Ci serviamo di queste torri, secondo la loro diversa altezza e posizione, per l'isolamento, la refrigerazione, la conservazione, e per l'osservazione di diverse meteore, come venti, pioggia, neve, grandine, e anche di alcune meteore di fuoco. E in certi di questi luoghi vi sono abitazioni per eremiti, che ogni tanto visitiamo e ai quali indichiamo che cosa osservare.  
« Abbiamo grandi laghi, sia salati sia dolci, dei quali ci serviamo per i pesci e per gli uccelli. Ce ne serviamo anche per immergervi certi corpi naturali, perché notiamo una differenza fra le cose seppellite nella terra, o nello spazio sotto terra, e le cose immerse nell'acqua. Abbiamo anche bacini di cui alcuni estraggono l'acqua dolce da quella salata, e altri trasformano artificialmente l'acqua dolce in salata. 
« Abbiamo anche certi scogli nel mezzo del mare e insenature sulla spiaggia adattati per certi lavori per i quali sono indispensabili l'aria e il vapore del mare. Abbiamo parimente impetuose correnti e cateratte che ci servono per molti movimenti; e ancora macchine per moltiplicare e rafforzare i venti e anche per avviare movimenti diversi.  
« Abbiamo anche un gran numero di pozzi e di fontane artificiali, costruite a imitazione delle sorgenti e dei bagni naturali, impregnate di vetriolo, solfo, acciaio, rame, piombo, nitro e altri minerali; e ancora abbiamo piccoli bacini per l'infusione di molte cose, nei quali le acque acquistano una virtù più in fretta e meglio che in recipienti o in vasche. E fra le altre abbiamo un'acqua, che chiamiamo Acqua del Paradiso, la quale, cosi come la lavoriamo, è assai efficace per la salute e per il prolungamento della vita.  
« Abbiamo altresì grandi edifici spaziosi nei quali imitiamo ed esperimentiamo le meteore, come la neve, la grandine, la pioggia, piogge artificiali di corpi che non siano l'acqua, tuoni, lampi; e generazione di corpi nell'aria, come rospi, mosche e diversi altri.   
« Abbiamo anche certe camere, che chiamiamo camere della salute, nelle quali modifichiamo l'aria secondo che giudichiamo giusto e conveniente alla cura di diverse malattie e alla conservazione della salute.  
« Abbiamo anche bei bagni spaziosi di varie misture per la cura delle malattie e per ristabilire il corpo umano dalla rarefazione; e altri per consolidarlo nella forza dei nervi, delle parti vitali e dell'umore e sostanza stessi del corpo.  
« Abbiamo anche vasti e diversi frutteti e orti, nei quali non badiamo tanto alla bellezza quanto alla varietà del terreno e del concime, adatto alle diverse piante ed erbe, e alcuni assai spaziosi, nei quali sono piantati alberi e bacche dai quali ricaviamo varie specie di bevande, oltre che dalle vigne. In essi pratichiamo anche ogni genere di innesto e di inoculazione, tanto di alberi selvatici quanto di alberi da frutto, e questo dà molti risultati. E artificialmente facciamo in modo che, in questi stessi frutteti e orti, gli alberi e i fiori vengano prima o dopo rispetto alla loro stagione, e che crescano e diano frutto più speditamente di quanto non facciano secondo il loro processo naturale. Artificialmente li rendiamo anche più grandi di quanto non siano in natura, e i loro frutti più grossi e più gustosi, e di sapore, di odore, di colore e di forma diversi dalla loro natura. E molti d'essi li modifichiamo in modo tale che diventano di uso medicinale.  
« Abbiamo anche mezzi per far crescere diverse piante mescolando terreni diversi senza semi, e parimente di produrre diverse piante nuove, differenti da quelle comuni, e di trasformare un albero o una pianta in un'altra.  
« Abbiamo ancora parchi e recinti con ogni sorta di animali e di uccelli, dei quali non ci serviamo soltanto per mostra di rarità, ma anche per dissezioni ed esperimenti, e con ciò siamo in grado di trarre lumi su ciò che si può operare sul corpo dell'uomo. E in questo riscontriamo molti singolari fenomeni: per esempio la continuazione della vita in quegli animali, anche se diverse parti che voi considerate vitali sono morte e asportate; la risuscitazione di altri che in apparenza sembrano morti, e simili. Sperimentiamo anche su di essi ogni sorta di veleni e di farmaci, sia nella chirurgia sia nella medicina. Ancora li rendiamo artificialmente più grandi o più alti della loro specie, o per contro li rimpiccioliamo e arrestiamo la loro crescita; li rendiamo più fecondi e produttivi di quanto non lo sia la loro specie, e per contro sterili e improduttivi. Li facciamo anche mutare colore, forma e attività in molti modi. Abbiamo trovato il modo di fare incroci e accoppiamenti fra specie diverse, e queste hanno prodotto molte nuove specie, e non sterili come generalmente si pensa. Produciamo un gran numero di specie di serpenti, di vermi, di mosche, di pesci, per mezzo della putrefazione, delle quali poi alcune sono fatte progredire fino a essere creature perfette, come animali o uccelli, e hanno sesso e si moltiplicano. E non facciamo questo a caso, ma sappiamo in precedenza da quale materia e composizione usciranno questa o quella specie di creature.  
« Abbiamo anche piscine speciali nelle quali facciamo esperimenti sui pesci, come abbiamo detto prima per gli animali e per gli uccelli.  
« Abbiamo anche luoghi per l'allevamento e per la generazione di quelle specie di vermi e di insetti che sono di particolare utilità, come sono da voi i bachi da seta e le api.  
« Non vi tratterrò a lungo per raccontarvi delle nostre case di fermentazione, case di cottura, e delle cucine, nelle quali vengono fabbricate diverse bevande, pani e cibi rari e con risultati eccezionali. Abbiamo vini d'uva, e bevande d'altri succhi, di "frutti, di cereali, di radici, o ottenute da mescolanze con miele, zucchero e manna e frutti secchi e decotti, o anche da incisioni o ferite degli alberi e dalla polpa delle canne. E queste bevande sono di età diverse, alcune fino all'età o stagionatura di quarant'anni. Abbiamo ancora bevande fermentate con diverse erbe, radici e spezie; persino con varie carni rosse e bianche; e alcune delle bevande sono tali da essere in effetto insieme cibo e bevanda, tanto che parecchi, specialmente in età, desiderano vivere soltanto con esse con poca o punta carne o pane. E soprattutto cerchiamo di produrre bevande di elementi estremamente tenui da introdurre nel corpo, senza che causino corrosione, fitte o irritazione; cosi che alcune di esse, poste sul dorso della mano, dopo qualche tempo passano sino al palmo, e danno anche un buon sapore in bocca. Abbiamo ancora acque che disacerbiamo in modo tale da renderle nutrienti, sicché sono veramente bevande eccellenti, e molti non ne usano altre. Abbiamo pane di diversi cereali, radici e mandorle, e persino di carne e di pesce seccati, con diversi tipi di lieviti e di condimenti; in modo che vi sono specie che stuzzicano assai l'appetito, altre che nutrono tanto che parecchi longevi vivono di quello senza alcun altro nutrimento. Cosi, riguardo alle carni, ne abbiamo di cosi battute, rese cosi tenere e frolle, senza però alcuna putrefazione, che il calore per quanto debole di uno stomaco le trasforma in buon chilo, come il calore forte farebbe per la carne preparata in altro modo. Abbiamo altresì certe carni e pani e bevande che, una volta presi, danno la possibilità di digiunare a lungo; e alcuni altri che, usati, rendono la carne dei corpi umani notevolmente più solida e robusta, e la loro forza di gran lunga maggiore di quanto non sarebbe altrimenti.  
« Abbiamo dispensari o botteghe di medicina nelle quali, come potete facilmente immaginare, se abbiamo una tale varietà di piante e di creature viventi, più di quante ne abbiate voi in Europa (noi sappiamo infatti quante ne avete), i semplici, i farmaci e gli ingredienti medicinali devono anche essere in altrettanta varietà maggiore. Ne abbiamo parimente di età diverse e di lunga fermentazione. Quanto alla loro preparazione, non soltanto disponiamo di ogni forma di accurate distillazioni e di estrazioni, e specialmente per mezzo di temperature miti, e depurazioni attraverso filtri diversi e persino sostanze, ma anche forme esatte di composizione, per le  quali  si  associano quasi  fossero  semplici naturali.  
« Abbiamo anche diverse arti meccaniche che voi non avete; e i prodotti che con esse fabbrichiamo, come carte, stoffe, sete, tessuti, delicati lavori di piume di sfarzo meraviglioso, ottime tinte e molte altre cose; e altresì botteghe, sia per quei prodotti che da noi non sono entrati nell'uso comune, sia per quelli che lo sono. Dovete infatti sapere che, delle cose dianzi descritte, molte d'esse vengono largamente usate in tutto il regno, ma se sono scaturite dalla nostra invenzione, ne conserviamo anche per modelli e per lo studio dei principi.  
« Abbiamo anche una grande varietà di forni che mantengono temperature assai diverse: alte e rapide, forti e costanti, moderate e miti, insufflate, ferme, secche, umide e simili. Ma soprattutto abbiamo temperature a imitazione di quelle del sole e dei corpi celesti le quali, evitando vari inconvenienti, come le orbite, le rivoluzioni e i ritorni, ci consentono ammirevoli risultati. Abbiamo inoltre il calore del letame e degli intestini e degli stomachi delle creature viventi, e quello del loro sangue e del loro corpo, e dei fieni e delle erbe ammassati ancora umidi, della calce viva e simili. Ancora, strumenti che generano calore per mezzo del solo moto. E inoltre luoghi per forti isolamenti; e ancora luoghi sotto terra che, naturalmente o artificialmente, producono calore. Ci serviamo di questi diversi tipi di calore secondo che lo richieda la natura dell'operazione che conduciamo.  
« Abbiamo anche case di ottica, nelle quali riproduciamo ogni sorta di luci e di radiazioni, e ogni sorta di colori; e con oggetti privi di colore e trasparenti possiamo rappresentarvi tutti i diversi colori, non a iride (come nelle gemme e nei prismi), ma singolarmente. Otteniamo ancora ogni forma di moltiplicazione della luce, che portiamo a un punto tale e a una tale acutezza, da distinguere piccoli punti e linee. Ancora tutte le sfumature della luce; tutte le illusioni e gli inganni della vista, sia nella forma, sia nella grandezza, sia nei movimenti, sia nei colori; qualsiasi riproduzione di ombre. Abbiamo anche trovato vari modi, ancora a voi sconosciuti, di produrre la luce direttamente da corpi diversi. Ci siamo provveduti dei mezzi per vedere oggetti lontani, come quelli in cielo o in luoghi remoti; e otteniamo che gli oggetti vicini sembrino lontani, e gli oggetti lontani vicini, creando distanze apparenti. Abbiamo ancora ausili per la vista, assai superiori agli occhiali e alle lenti in uso. Possediamo ancora lenti e altri mezzi per osservare perfettamente e distintamente corpi piccoli e minuti, per esempio le forme e i colori di piccoli insetti e vermi, la grana e le incrinature delle gemme che non possono essere vedute altrimenti, esami del sangue e dell'urina che non possono essere fatti diversamente. Riproduciamo intorno alla luce iridi, aloni, cerchi artificiali. Riproduciamo altresì ogni sorta di riflessioni, di rifrazioni e di moltiplicazione dei raggi visivi degli oggetti.  
« Abbiamo anche pietre preziose d'ogni genere, molte di esse di grande bellezza e ignote a voi; e cristalli, e vetri di varie specie; e fra questi alcuni di metalli vetrificati e altri materiali, diversi da quelli con i quali voi fabbricate il vetro. Ancora una grande quantità di fossili e di minerali imperfetti, che voi non avete. Inoltre magneti di forza prodigiosa e altre pietre rare, naturali o artificiali.  
« Abbiamo ancora case del suono nelle quali esperimentiamo e riproduciamo tutti i suoni con la loro origine. Possediamo accordi che voi non avete, di quarti di tono e di passaggi di suono ancora più lievi. Anche diversi strumenti musicali, a voi ignoti, alcuni più soavi di tutti quelli che avete voi; e insieme campane e campanelli di suono delicato e dolce. Produciamo tanto i suoni piccoli quanto quelli grandi e profondi; e quelli grandi sia bassi sia acuti; produciamo vari tremoli e trilli di suoni che originalmente sono interi. Riproduciamo e imitiamo tutti i suoni e le lettere articolati e le voci e le note degli animali e degli uccelli. Abbiamo certi congegni i quali, se applicati all'orecchio, favoriscono assai l'udito. Abbiamo ancora vari strani echi artificiali, che riflettono la voce molte volte, quasi rigettandola; e alcuni che restituiscono la voce più forte di quanto non sia andata, alcuni più acuta e altri più profonda; e persino alcuni che restituiscono la voce diversa nelle lettere o nel suono articolato da quella che ricevono. Abbiamo anche la maniera di incanalare i suoni in cilindri e tubi, in direzioni e distanze singolari.
« Abbiamo anche case di profumi, alle quali connettiamo anche esperimenti sul gusto. Moltiplichiamo gli odori, e questo può sembrare strano: imitiamo gli odori, facendoli emanare tutti da preparati diversi da quelli che li emettono. Otteniamo anche diverse imitazioni di sapori, che ingannano il gusto di chicchessia. È anche annessa in questa casa una fabbrica di conserve, nella quale produciamo ogni sorta di canditi, secchi e umidi, e diverse specie gustose di vini, di latte, di brodi e di legumi in varietà maggiore della vostra.  
« Abbiamo ancora fabbriche di macchine, nelle quali vengono costruite macchine e strumenti adatti a qualsiasi genere di movimento. Ivi conduciamo esperienze per imitare movimenti più veloci di quanto non possiate fare voi sia con i vostri moschetti sia con qualsiasi altra macchina che possedete; e ottenerli e moltiplicarli più facilmente e con poca energia, con ingranaggi e altri mezzi, e renderli più forti e più violenti di quanto non siano i vostri, superando i vostri più grandi cannoni e basilischi. Fabbrichiamo anche materiale bellico e strumenti di guerra e macchine d'ogni sorta; e anche nuove miscele e combinazioni di polvere da sparo, fuoco greco che arde nell'acqua ed è inestinguibile, e ancora fuochi d'artificio di ogni varietà, sia per divertimento, sia per utilità. Imitiamo ancora il volo degli uccelli, e abbiamo qualche possibilità di volare nell'aria.
« Abbiamo navi e imbarcazioni per andare sott'acqua e per sfruttare i mari, e ancora cinture e sostegni per nuotare. Abbiamo diversi orologi singolari, e altri simili meccanismi di reazione, e anche moti perpetui. Riproduciamo anche i movimenti delle creature vive con modelli di uomini, animali, uccelli, pesci e serpenti; abbiamo ancora un grande numero di altri vari movimenti,   singolari per   regolarità, precisione  e  minuzia.  
« Abbiamo anche una casa per la matematica, nella quale vengono costruiti con estrema accuratezza tutti gli strumenti per la geometria e l'astronomia.  
« Abbiamo anche case dell'illusione dei sensi, nelle quali otteniamo ogni sorta di fenomeni di prestigio, di false apparizioni, d'inganni, d'illusioni e dei loro errori. E vi riuscirà certamente facile credere che noi, che possediamo tante cose realmente naturali che suscitano l'ammirazione, possiamo in un mondo di particolari ingannare i sensi, volendo mascherare quelle cose e facendo in modo che sembrino più miracolose. Ma avversiamo tutte le imposture e le menzogne, tanto che abbiamo severamente proibito a tutti i nostri soci, sotto la pena di disonore e di multe, di mostrare un'opera o un oggetto naturale con ornamento o con amplificazione, ma soltanto puro cosi com'è e senza nessuna affettazione di straordinarietà.   
« Queste sono, figliuolo, le ricchezze della Casa di Salomone.  



domenica 5 aprile 2020

Further notes for the final text

To those who have difficulties with the Italian language.

In order to explain better the argument of the text to be prepared at the end of the couse "Machine Epistemology" you find in the following some explanation:

1) first of all, you have to choose between a text dealing with the matter "Machine utopy", and the other called "Virus ex Machina"

2) the text with reference to "Machine Utopy" must present your toughts and consideration about an utopian perspective of a society dealing with machines, having in mind your knowledge and research activities. It must be a sort of a "dream" in the future (both positive and negative)

3) the text that refers to the "Virus ex Machina" i.e. a sort of transposition in the paradigm of "deus ex machina" the artifact of the ancient Greek tragedy by which the gods had the mean tho descend to the human earth. Virus ex machina means that the machine (the artifact) now is strongly conditioning the actual covid-19 pandemic, in a sort of symbiosis between biological life and digital systems. This text must start from actuality and can be projected in the present, but also in the past or in the future, supported by your considerations but also by your imagination. It is suggested that the text must grow aroud a theme, as: Food, Health, Politics, Science, Love, Learning, Philosphy, Sport, Justice, Anthropology, etc.

4) in both cases the text must not exceed 15.000 characters (maximum 20.000) and can be written in the form you prefer (also dialogue, technical report, fairy tale, graphic novel lyrics, political report, etc.)