Jacopo Palandri dopo aver visto il post “La macchina in 26 lingue” scrive :
"Non ha potuto fare a meno di notare la somiglianza tra quasi tutte le lingue presenti. Il che evidenzia come la radice della parola “macchina” sia comune alla maggior parte delle lingue europee. Ho così pensato di riesumare il mio vecchio vocabolario di greco alla ricerca di qualche informazione ulteriore. Ho fotografato la pagina in cui, oltre al lemma “mechanè”, sono presenti alcuni affini o derivati, dai quali è possibile vedere come la radice comune a tutti i lemmi che hanno a che fare con “macchina” deriva dall’indoeuropeo magh/megh, e che in sanscrito si trasformò in mag, radice che racchiude in se il significato di potere.
Mi è quindi ora molto più facile pensare alla “macchina” come un mezzo, un espediente tramite il quale si acquisisce potere, ovvero si raggiunge una posizione di superiorità. La stessa radice è presente anche in latino, esattamente con lo stesso significato. Basti pensare all’aggettivo “magnus”, che significa grande, forte, potente."
"Non ha potuto fare a meno di notare la somiglianza tra quasi tutte le lingue presenti. Il che evidenzia come la radice della parola “macchina” sia comune alla maggior parte delle lingue europee. Ho così pensato di riesumare il mio vecchio vocabolario di greco alla ricerca di qualche informazione ulteriore. Ho fotografato la pagina in cui, oltre al lemma “mechanè”, sono presenti alcuni affini o derivati, dai quali è possibile vedere come la radice comune a tutti i lemmi che hanno a che fare con “macchina” deriva dall’indoeuropeo magh/megh, e che in sanscrito si trasformò in mag, radice che racchiude in se il significato di potere.
Mi è quindi ora molto più facile pensare alla “macchina” come un mezzo, un espediente tramite il quale si acquisisce potere, ovvero si raggiunge una posizione di superiorità. La stessa radice è presente anche in latino, esattamente con lo stesso significato. Basti pensare all’aggettivo “magnus”, che significa grande, forte, potente."