lunedì 26 aprile 2021

Anticipazioni sui futuri scritti meta-scientifici

Un ipermattone (CT)

Hit-Politics (ET)

Il corpo di HAL (SO)

Il corpo della bicicletta (EJFG)

Il sistema Pinocchio (BV)

Nonna cyborg (MM)

La macchina dell'accoglienza (RC)

La macchina del suicidio (MT)

I paradossi della memoria (AL)

Respublica quantistica (SC)

La fine della modernità (KBK)

NewOstrakon (GL)

Un robot mortale (FM)

La macchina scenografica (ALB)

WonderMemoty (MV)

Mozart 5.2 (TV)

Bello e buono (MP)

The Mummichine (AM)

Il progetto è un sogno (SG)

La macchina del paesaggio (EG)

Il sassofono lo sa già (WP)

L'hutong modellabile (LP)



Programma degli incontri futuri

Il corso di Epistemologia della macchina continuerà lunedì prossimo 3 maggio nel consueto orario (via Zoom) dalle 17 alle 19. Poi si interromperà per tutto il mese di maggio, durante il quale i dottorandi saranno impegnati a redigere i propri scritti meta-scientifici. Un ultimo incontro ufficiale per quest'anno si svolgerà, sempre nelle medesime modalità lunedì 31 maggio, quando si commenteranno i lavori fatti.

Il docente in ogni caso resterà a disposizione durante tutto il mese di maggio per incontri personali via Whatsapp. 

Non si dimentichi mai di consultare questo Blog, che continuerà ad essere aggiornato, né di verificare la presenza di nuovi "materiali didattici" sul portale del corso.


 Douglas R. Hofstadter, Gödel, Escher, Bach: un’Eterna Ghirlanda Brillante, Milano : Adelphi, 1990.



La macchina dell'arte pittorica

 DeepArt: algoritmi per la mimesis artistica

+
=


La macchina della musica

 Come comporre musica coi dadi: un'esperienza di Mozart




Lezione di oggi 26 aprile 2021

Ecco il link per la lezione di oggi disponibile anche per gli ospiti esterni. https://polito-it.zoom.us/j/91458299732?pwd=aUplZXYzYWRnaG5YSG0xSm1HazRKdz09

Le macchine di Stanley Kubrick

Ecco un sito da esplorare: http://stanleykubrick.interfree.it/home.htm

E questo è l'Archivio Kubrick, ricco di interessanti informazioni.


sabato 24 aprile 2021

Due lezioni

Chiavi a stella e videogame

(21 aprile 2021 al Liceo Cantonale di Lugano CH)

Registrazione disponibile sul portale della didattica


L'ingegnere è un umanista? 

(23 aprile 2021 alla Fondazione Ferrero, Alba)

Ancora sulla meccanica quantistica

 Ecco qui un episodio di StorieLibere.FM


Ma ci sono anche le "bufale quantistiche"




L'equazione dell'anima

Marco Pozzi ci consiglia la lettura di questo libro di Arthur Miller: un aiuto per chi si vuole cimentare intorno alla fisica quantistica.









martedì 20 aprile 2021

Sulla meccanica quantistica

CHE COSA CHIEDEREMO ALL’ORACOLO QUANTISTICO | Enrico Prati | TEDxCNR


Quantum Robotics

"Quantum Robotics" is a special issue of "Applied Sciences" (ISSN 2076-3417). This special issue belongs to the section "Quantum Science and Technology". Deadline for manuscript submissions: closed (31 December 2020)

Quantum Computing Robotics

The Rise of Quantum Robots

La doctrine des modernes

La doctrine des modernes.

Nous avons vu Jean de Ripa réprouver la théorie des anciens sans reproduire un seul des arguments allégués par eux . Nous savons pourquoi : c'est qu'il les juge débiles et, ce qui est plus grave peut- être, banals. Il  va procéder de même à l'égard des modernes. Nous savons aussi pourquoi : eux se sont contentés de sophismes puérils. Il se contentera donc, lui , d'apporter quelques bonnes raisons pour rejetter leur thèse. Tout ce qu'il consent à faire, avant d'engager, non le combat, mais sa démonstration péremptoire, c'est de rappeler cette thèse, mais de la façon la plus concise, en l'allégeant de son élément physique relatif à la raréfaction et à la condensation . Elle devient donc simplement ceci : Une essence numériquement identique peut croître en intensité sans variation essentielle. C'est qu'il n'a pas du tout l'intention de faire un sort ici du moins à ces notions de raréfaction et de condensation . Elles ne paraîtront nulle part dans son argumentation. Nous ne saurions trop le regretter. Cependant, il ne nous est peut - être pas tout à fait impossible de combler cette lacune. Non à l'aide de Grégoire de Rimini, comme je l'ai espéré quelque temps, et comme en communique l'espoir une note des Conclusiones . Le texte qu'elle cite contient bien une allusion à la rarefactio et à la condensatio *, mais : 1 ° ces notions ne jouent pas le rôle qu'elles jouent ici aux yeux de Jean de Ripa ; 2 ° rien ne prouve que Grégoire engage sur ce point sa propre doctrine, et tout invite plutôt à penser le contraire ; 3º ni lui ni l'éditeur ne citent un docteur qui aurait soutenu cette théorie ou employé cette image. Mais Alphonsus Vargas Toletanus se montre, sur ce point , plus généreux que son émule. Si nous pouvons l'en croire -et le texte qu'il cite n'invite pas à douter — c'est à Thomas de Strasbourg que doit penser ici Jean de Ripa, Thomas de Strasbourg, qui publia son commentaire en 1337 et qui va mourir, général de l'Ordre, en 1357. C'est donc vraiment, pour Jean de Ripa, un modernus. Voici, d'après Alphonsus Vargass, ce qu'aurait soutenu Thomas de Strasbourg dans son Commentaire de la dist. 17. q. 2, art. 2, en critiquant la thèse de Thomas d'Aquin et de Gilles de Rome : « Sed ad istam rationem in suo simili quidam doctor noster nititur respondere dicens quod, quamvis illud argumentum aliquam apparentiam habeat de aliis accidentibus magis et minus susceptibilibus via naturali , de caritate tamen et gratia ceterisque virtutibus a Deo per creationem infusis nihil concludit : quia omnem talem formam Deus potest secundum magis et minus intimare subiecto, nulla previa requisita dispositione : ita quod eadem essentia caritatis indivisibilis secundum gradus essentiales, secundum quod magis a suo creatore intimatur subiecto et intimius radicatur in eo, secundum hoc dat magis et nobilis esse subiecto et magis participatur a subiecto. Sed quantum ad susceptionem magis et minus prout est in rebus natura libus , respondet iste doctor sicut et doctor noster, secundo suo Quolibet, q . 14 , dicens quod intensio et remissio que est in secundis qualitatibus reducitur ulterius in intensionem et remissionem , que est raritate et densitate. Hec autem que est in raro et denso non reducitur ulterius in aliquam accidentalem dispositionem , sed immediate reducitur in partes quantitativas materie , que est ex sua natura : hoc habent quod possunt ab agente constringi : et sic intenditur densitas ; et possunt ab eodem distendi et dilatari : et sic intenditur raritas : et per hoc, ut dicit iste doctor, cessant multe cavillationes que a modernis doctoribus inducuntur contra doctorem nostrum, quia procedunt ex ignorantia illius solutionis.

L'INTENSITÉ DES FORMES D'APRÈS JEAN DE RIPA, par A. Combes in «ARCHIVES D'HISTOIRE DOCTRINALE ET LITTÉRAIRE DU MOYEN AGE »  Année 1956 ( Tome XXIII ).

Le macchine dell'immortalità

 Le piramidi: alla ricerca dell'immortalità




La modernità

 MODERNVS

dal latino tardo modernus cioè "or ora, recentemente, poco fa, al presente"; lemma simile a modus, limite, termine, nel senso generale di "entro i limiti del tempo presente", a cui si aggiunge la desinenza -ernus per indicare appartenenza. 

Villard de Honnecourt

L'Europa e l'invenzione della modernità

in https://journals.openedition.org/qds/643#tocfrom1n3

Quando ci si interroga sull’identità dell’Europa, troppo spesso si ricercano origini comuni, oppure elementi di un patrimonio condiviso. L’approccio che qui presento intende allontanarsi da questo punto di vista, ponendo al centro l’analisi dei processi che hanno reso l’Europa il primo laboratorio della modernità. Tale cruciale esperienza non si iscrive in un tempo unitario, come troppo a lungo ha suggerito la definizione tradizionale di un’“epoca moderna” (early modern), che andava dalle grandi scoperte geografiche fino all’età delle rivoluzioni. Deve essere piuttosto compresa come un insieme di esperienze, tra le quali alcune (come la rinascita del diritto romano, fondamento della costruzione dello Stato) risalgono al Medio Evo, mentre molte altre si sono estese e sviluppate sino ai nostri giorni.

La nozione di modernità è infatti relativa e, a sua volta, mutante. Reinhard Koselleck (1986) ci ha insegnato l’approccio più efficace per recuperarne il significato più profondo nella semantica del concetto di movimento: dal vocabolo latino modus-modernus al suo uso al femminile come “moda” nel linguaggio quotidiano di oggi: qualcosa il cui valore massimo consiste proprio nel mutamento. A più riprese, le società europee si sono preoccupate di definire ciò che le distingueva dalle società che le avevano precedute: l’Umanesimo, le dispute tra Antichi e Moderni sono i momenti iniziali di questa auto-rappresentazione. Al di là delle rappresentazioni polemiche tra chi pretendeva di riappropriarsi dei valori del mondo antico e chi, al contrario, intendeva rompere con esso per inaugurare tempi nuovi, possiamo cogliere un nuovo concetto della storia come mutamento, come cammino dell’umanità. Dal Rinascimento all’Illuminismo questo gioco di tensioni si è riproposto costantemente e si è situato al cuore dell’identità europea, fissando ogni volta una concezione del tempo storico e una rappresentazione dei futuri possibili; al tempo stesso, ha organizzato i rapporti che l’Europa ha definito con i mondi non-europei.


Goethe, "Schlect und Modern!", Faust II A IV, Hochgebirg / Faust Vs 10176. (in Lexikon der Goethe-Zitate, Munchen : dtv, 1995)


Un articolo sull'uso linguistico del termine "modernus".

La poubelle agrée



 Una testimonianza di Italo Calvino: La poubelle agrée

Un saggio di Perle Abbrugiati 

Un post nella "Storia delle cose"

La macchina dell'accoglienza e del suicidio

 






GrandMa Robot

Il "modello nonna"

LiZiQi

Il pollice verde, racconto di Banana Yoshimoto

I neuroni della nonna

Lie Detector







 

Radio Politics: la tecnologia al servizio del potere

La radio come strumento di propaganda



Nuovi "engien de chantier"

Questa la dedica del Taccuino di Villard de Honnecourt (1260 ca.):


INGENIVM --- ingegnere

|

engien (fr. med.)

|

engine (inglese)

Automazione in cantiere (On-SIte News)

Un robot in cantiere

Il cantiere del futuro

Fururistic Construction Technologies

Epistemologia della bicicletta

Una piccola bibliografia:

lunedì 19 aprile 2021

L'effimero barocco e l'effimero postmoderno

 

Roma, piazza Navona, 1650


Paris, Exposition Universelle, 1889


New York, Times Square, 2000






Una serie di "programmi" cinesi su Youtube

 LiZiqi

李子柒


(Una lezione di cultura materiale, dalla tradizione cinese alle più moderne tecnologie della comunicazione multimediale)


La scenografia come macchina polirica


Nicolò Sabbatini, La pratica di fabricar scene e machine..., Ravenna, 1638.



Link della lezione di oggi 19 aprile 2021

Ecco il collegamento per chi non fosse stato avvisato automaticamente e per gli uditori esterni:

https://polito-it.zoom.us/j/98317526687?pwd=endUQ0ZSNG5XZ2FvSVAxWHY1UXVydz09


sabato 17 aprile 2021

L'arte del Novecento

Un grafo che spiega l'evoluzione dell'arte nel Novecento e l'influsso della estetica della macchina...


La copertina di A. Barr, Cubism and Abstract Art, New York, 1936

martedì 13 aprile 2021

Lo specchio che mente

 Attraverso lo specchio, di Vittorio Marchis ("Sapere", 6/2017)

/sul portale della didattica)






Le macchine inutili di Munari

(si guardino i materiali sul portale della didattica)

Le macchine inutili di Bruno Munari 

Che cosa sono? ("La Lettura", 1937)

Un video

Intelligenza e stupidità (artificiale)

 



Può un artefatto essere stupido?


Vittorio Marchis, Considerazioni intorno al progresso di una tecnoscienza ‘intelligente’, in "Gnosis", 2019/2.


Gli eventi sincronici

 Karl Gustav Jung e Wolfgang Pauli


Una lettura sulla sincronicità:






La meccanica logica di Annibale Pastore

 Annibale Pastore


La logica formale dedotta dalla considerazione di modelli meccanici

Torino : Bocca, 1906 (sul portale della didattica)



Macchine urbane ironiche









lunedì 12 aprile 2021

venerdì 2 aprile 2021

Suggerimenti

Per meglio affrontare la ricerca dell'argomento dello scritto meta-scientifico da realizzare per il superamento del corso si suggerisce di:

  • scrivere una "nuvola di parole" che avvolgano la propria idea primordiale;
  • cercare all'interno di un libro a cui si è affezionati (il libro della propria formazione / Bildung) i passi in cui è presente il "corpo"
  • rispondere alla domanda: esiste e come è fatto il corpo artificiale?
  • rispondere alla domanda: esiste il corpo della politica?

Il corpo di Pinocchio

Ecco alcune citazioni:


– Smetti! tu mi fai il pizzicorino sul corpo!

E perché il corpo gli seguitava a brontolare più che mai, e non sapeva come fare a chetarlo, pensò di uscir di casa e di dare una scappata al paesello vicino

si batté tutto contento le mani sul corpo, e disse gongolando: – Ora sì che sto bene!

– E a me la scuola mi fa venire i dolori di corpo. Ma da oggi in poi voglio mutar vita.

Allora i ragazzi, indispettiti di non potersi misurare col burattino a corpo a corpo, pensarono bene di metter ano ai proiettili,

– Io no, – balbettò il burattino che non aveva più fiato in corpo.

Invece di capelli aveva sulla testa un cespuglio foltissimo di erba verde; verde era la pelle del suo corpo, verdi gli occhi, verde la barba lunghissima, che gli scendeva fin quaggiù.

E risero, risero, risero da doversi reggere il corpo: se non che, sul più bello del ridere, Lucignolo tutt’a un tratto si chetò, e barcollando e cambiando colore, disse all’amico: – Aiuto, aiuto, Pinocchio!

– Allora mangia il fieno! – replicò il padrone che intendeva benissimo il dialetto asinino. – J-a, j-a, il fieno mi fa dolere il corpo!...

Mi dispiacerebbe troppo di aprire una triglia o un nasello fritto e di trovargli in corpo una coda di ciuco!

e lo inghiottì con tanta violenza e con tanta avidità, che Pinocchio, cascando giù in corpo al Pesce-cane, batté un colpo così screanzato, da restarne sbalordito per un quarto d’ora.

ma quand’ebbe la prova e la riprova di trovarsi chiuso in corpo al mostro marino allora cominciò a piangere e a strillare

– È molto grosso questo Pesce-cane che ci ha inghiottiti? – domandò il burattino. – Figùrati che il suo corpo è più lungo di un chilometro, senza contare la coda.

e cominciò a camminare a tastoni dentro il corpo del Pesce-cane, avviandosi un passo dietro l’altro verso quel piccolo chiarore che vedeva baluginare lontano lontano.

e traversarono tutto il corpo e tutto lo stomaco del Pesce-cane. 

– Io sono il Tonno, il tuo compagno di prigionia in corpo al Pesce-cane.


Pinocchio, archetipo dell'androide

 The Adventures of Pinocchio, the mischievous marionette

Dagli automi a Pinocchio 2.0